Decine di migliaia, ma erano invisibiliCerte volte, bisogna farsene una ragione, si fa davvero fatica a capire i meccanismi arcani che regolano le scelte dei media che contano. Segreti del mestiere, quello dei top influencer e dei grandi maestri del tweet. Non a caso prima o poi i giornalisti veri e brillanti finiscono tutti alla Rai, a Sky News, a Repubblica, al Corriere… Quanti grandi quotidiani e settimanali, giornali radio pubblici e privati, TG e talk avete visto o sentito, negli ultimi mesi, dedicare la copertina alla Tav? Si fa? Non si fa? Salvini ha mal di gola ma ha detto di sì. Toninelli tossice ma ha giurato che prima devono passare sul suo corpo. Conte, da Bruxelles, spiega che ha perso la monetina… Poi, d’improvviso, quando molte decine di migliaia di persone arrivano a Roma da ogni angolo d’Italia a dire la Tav e le altre Grandi Opere inutili non le vogliono, zac! La cosa non interessa. Roba vecchia, da taglio basso a pagina 16. Strano, no? Non sarà mica perché quelli sono tanto scemi da non aver incendiato nemmeno uno straccio di autobus, un tandem, una bandierina del Pd, la figurina di Casaleggio? No, macché, ci dev’essere dell’altro, qualcosa che a noi sfugge
Decine di migliaia di persone – c’è chi dice 100.000 – provenienti da tutta Italia marciano per il diritto al clima e contro le Grandi Opere Inutili e Imposte (G.O.I.I.).
Per i telegiornali e quotidiani mainstream, troppo occupati ad aggiornarci minuto per minuto sull’ultima scoreggia del vicepremier di turno, semplicemente non esistono.
https://comune-info.net/2019/03/decine-di-migliaia-gli-invisibili/