Ci siamo accorti che quella questione stava a cuore a moltissime delle persone che hanno creato e popolato le piazze delle sardine. È stato un sentire comune. Quello non è un provvedimento come tanti altri, è un simbolo dell’operato di Salvini come ministro. Noi parliamo di diritti umani, di non violenza e società inclusiva. Se chiediamo politiche che non abbiano nulla a che fare con la paura, che valorizzino la diversità senza considerarla una minaccia, allora diciamo che quel decreto è fuori luogo.