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Elicriso Come è avvenuto in ogni territorio lombardo, anche nel Sud Ovest milanese ci si è domandato come affrontare, in emergenza, la distribuzione dei prodotti alimentari e non. Nell’area del corsichese (Corsico, Buccinasco, Cesano Boscone, Trezzano Sul Naviglio ), l’associazione BuonMercato ha adottato un protocollo di gestione articolato, improntato alla massima cautela e sicurezza per tutte e tutti; inoltre ha fatto richiesta formale ai Sindaci ed alla Commissaria dei Comuni interessati del corsichese, al Sindaco della Città metropolitana ed al Prefetto di Milano, di poter continuare la distribuzione anche per i soci residenti nei comuni limitrofi;
BuonMercato è un’Associazione formata da circa 130 famiglie che da 10 anni promuove l’acquisto a Km0 e gli stili di vita sostenibili, e la cui attività principale è l’acquisto collettivo di beni come Gruppo d’Acquisto Solidale (Gas), soggetto riconosciuto anche dal legislatore (legge 244/2007, art.1, commi 266 e 267) come gruppo formato da : “[...] cittadini che si uniscono per acquistare collettivamente beni e distribuirli tra loro, con finalità etiche, di solidarietà sociale e di sostenibilità ambientale [...]”.
Ad oggi solo a Milano e area metropolitana si stima siano in attività circa 150 Gas, con il coinvolgimento di almeno 5000 famiglie, mentre in Lombardia si contano circa 500 Gas! Il mondo dei Gas è una realtà viva e diffusa, anche se poco conosciuta e per nulla considerata dai media locali e nazionali,una realtà culturale attiva da una ventina di anni in diverse parti del Paese. Attraverso il volontariato di centinaia di persone, i Gas cercano di praticare un altro modo di consumare, sostituendo al consumo di prodotti industriali proposti dalla grande distribuzione, quello di prodotti possibilmente delle filiere locali di cibo sano, biologico, ed occupandosi di costruire un rapporto di confronto e continuità con i piccoli produttori, che operano avendo a cuore l’amore per la terra, la salute e l’ambiente e non unicamente il proprio profitto: ogni GAS stringe col produttore una relazione vera, di collaborazione, di condivisione e, in caso di difficoltà, di vera solidarietà. L’acquisto di prodotti locali in questo momento assume un valore ancora maggiore, in quanto consente di dare sostegno proprio ai piccoli agricoltori ed alla rete di economia già fragile ma fondamentale per il territorio di cui essi sono parte; questa considerazione può essere preziosa per il prossimo futuro per aprire nuove riflessioni, come quella, importantissima, di come rendere accessibili prodotti di qualità alimentare anche alle fasce più deboli della popolazione.
L’epidemia di COVID19, ma anche il decadimento più generale della nostra società, che convive da tempo ormai con la paura costante di fine del futuro e il concetto irresponsabile di crescita e di progresso che ha ridotto la natura a un fondo eternamente disponibile, ci sta invitando a riflettere sulla possibilità di “ricominciare” costruendo comunità resilienti capaci di autodeterminarsi sotto diversi punti di vista: dall’educazione alla salute, alla produzione di cibo, alla solidarietà. Essa ci impone di ripensare non solo il modo in cui produciamo, ma anche quello in cui consumiamo e il rispetto dell’ambiente in cui viviamo. Le realtà e le reti territoriali di cui facciamo parte, impegnate da tempo nella tutela della sovranità alimentare, del consumo critico, per la costruzione di una rete mutualistica di sostegno all’agricoltura contadina di prossimità e per l’attuazione di un modo diverso di fare la spesa e consumare, si stanno delineando come valida alternativa alla grande distribuzione. E’ arrivato il momento di ” unire le forze per una strategia di azione comune” di tutti i soggetti, che operano nell’ambito dell’economia solidale, e di RIVENDICARE con forza il riconoscimento politico e sociale, da parte delle istituzioni locali e regionali, del nostro ruolo e specificità.
E’ con questo spirito e convinzione che i promotori di questo comunicato e le realtà che vi hanno aderito, avanzano alle istituzioni di competenza due precise richieste:
1) Da oltre 8 mesi giace in Consiglio Regionale una proposta di legge ad iniziativa popolare per il riconoscimento e la valorizzazione dell’economia sociale e solidale, promossa da Res Lombardia (Rete di Economia Solidale Lombardia) e da altri soggetti lombardi, che ha raccolto ben 9000 firme, soprattutto fra centinaia di Gas. Chiediamo che questa proposta venga esaminata dagli enti competenti e portata all’approvazione regionale, come peraltro già avvenuto in altre regioni italiane negli anni scorsi;
2) Il Comune di Milano, con Fondazione Cariplo, ha promosso da anni il progetto “Food policy”, che sinora si è incentrato principalmente sulla sacrosanta lotta allo spreco alimentare; secondo noi, però, una vera politica del cibo deve prevedere interventi a monte dello spreco, cioè la costituzione di filiere agroalimentari (produzione, trasformazione, distribuzione) eco-solidali, quelle proposte dai GAS da anni , che prevengano lo spreco, eliminando il problema alla fonte. Chiediamo quindi una profonda revisione del progetto “Food policy”, con un coinvolgimento e confronto con il mondo dei Gas, per realizzare il diritto al cibo, nell’accezione che anche la Relatrice Speciale ONU sul Diritto al Cibo, Hilal Elver, ha recentemente dato nel rapporto sull’Italia:” Non solo la carità ma anche e soprattutto il diritto a mangiare in modo sano ed il sostegno alle produzioni alimentari sostenibili”.
Soggetti promotori: ASSOCIZIONE BUONMERCATO
DESR PARCO SUD MILANO
GAS BAGGIO
GAS BUCCINELLA – Buccinasco
GAS Cesano Boscone