Il giorno 29 Novembre, in occasione del Block Friday, il gruppo di Extiction Rebellion composto da attivisti di Lucca, Pisa e Livorno ha organizzato delle performance in piazza San Michele, a Lucca, con Earth Strike e Fridays For Future. I FFF hanno deciso di far coincidere il Global day of Climate con il Black friday, per questo si è cercato anche a Lucca di portare l’attenzione sulla cosiddetta fast fashion: un sistema di produzione e consumo che incide pesantemente sulla crisi ecologica planetaria.
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Con FFF e Earth Strike per dire no alla Fash FashionIl giorno 29 Novembre, in occasione del Block Friday, il gruppo di Extiction Rebellion composto da attivisti di Lucca, Pisa e Livorno ha organizzato delle performance in piazza San Michele, a Lucca, con Earth Strike e Fridays For Future. I FFF hanno deciso di far coincidere il Global day of Climate con il Black friday, per questo si è cercato anche a Lucca di portare l’attenzione sulla cosiddetta fast fashion: un sistema di produzione e consumo che incide pesantemente sulla crisi ecologica planetaria.
Quando si parla di industria tessile spesso non si nomina la pesante impronta ecologica che si trascina dietro. Ogni anno vengono fabbricati 100 miliardi di vestiti (per 7 miliardi di persone), di cui la quasi totalità con una catena produttiva che emette più emissioni del necessario in tutti i suoi passaggi. Non solo insostenibilità ambientale, ma il sistema della fast fashion provoca anche un’ insostenibilità sociale, basta pensare ai lavoratori delle fabbriche delle multinazionali.
[1]Grazie all’aiuto di Lillero (un negozio/mercato che si occupa di riuso, consumo sostenibile e legami tra persone) è stata allestita una installazione dal nome “Moda morta” in Piazza S.Michele a Lucca, che consisteva in abiti usati, stracci e altri indumenti da riciclare o riusare stesi su dei fili insieme a dei messaggi sul #BlockFriday.
Sempre grazie al loro aiuto è stata organizzata una ironica “sfilata di moda” con i vestiti esposti.
Un altro momento importante è stata l’assemblea pubblica aperta dagli interventi degli organizzatori, che hanno parlato di Fast Fashion, società consumistica, pubblicità e consumi indotti, Greenwashing e COP25; sono seguiti gli interventi del pubblico.
Nello stesso giorno una piccola delegazione del gruppo XR LuPiLi era presente a Viareggio presso il convegno dal titolo “Emergenza Climatica locale e globale: istruzioni per l’uso”, mentre un’altra era insieme a FFF Pisa davanti alla raffineria Eni per dire stop all’inquinamento da idrocarburi.
Per approfondimenti sull’impegno di Extinction Rebellion Boycott Fashion si veda questo articolo:
https://extinctionrebellion.it/notizie/2019/10/28/A-fianco-di-chi-boicotta-pacificamente/